Quella della Birmania una lunga storia di oppressione militare, almeno fin dal 1962 quando i militari presero il potere. Uno dei momenti pi drammatici stato il 1988 quando la rivolta fu schiacciata con un bilancio di tremila morti. Questa volta, oltre alle ragioni di sempre, la causa della protesta nell'aumento folle di beni di primo consumo come petrolio, diesel e gas naturale cresciuti dal 66% al 535%. Un aumento insopportabile per i livelli della popolazione birmana.
Dopo i rastrellamenti notturni stamani i monaci non sono stati visti nelle strade occupate invece dai civili, un passaggio di testimonianza e di lotta assai pi che simbolico. Una folla stata dispersa con gli spari dalle parti della pagoda di Sule, uno dei due fronti della protesta. Pi avanti, nella giornata, i soldati hanno nuovamente sparato contro 10 mila manifestanti. Almeno cento sono stati arrestati.
La situazione si complica anche a livello internazionale: nonostante le pressioni della maggior parte dei paesi, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non ha preso alcuna decisione contro il regime militare birmano per i veti di Russia e Cina, entrambi con interessi commerciali molto forti in Birmania e con il regime militare. E molti si chiedono: perch finora, dopo anni di regime, non stato fatto nulla? Perch questa tolleranza?
La Casa Bianca ha annunciato sanzioni contro i 14 membri della giunta militare, wquelle che non stato possibile decidere a livello di Nazioni Unite pe ri veti di Cina e Russia. Il presidente Bush ha chiesto che "le nazioni che hanno influenza sulla Birmania facciano pressioni sulla giunta militare perch cessi l'uso della forza". Un messaggio a Mosca e a Pechino che hanno impedito una decisione delle Nazioni Unite. La Casa Bianca ha ufficialmente annunciato che l'amministrazione americana d'ora in poi user solo i nomi Birmania e Rangoon invece che Myanmar e Yangon imposti dalla dittattura militare.
Carit e povert, di questo vivono i 350 mila monaci buddisti birmani. Non hanno nulla, non temono nulla e per questo la loro protesta spaventa il regime. Si svegliano prima dell'alba, pregano, escono dai monasteri con la loro ciotola nera per chiedere offerte e poi tornano nei monasteri. Ora tutto il mondo li guarda e li ammira. E marcia con loro. L'Europa ha deciso sanzioni.
In tante citt, a cominciare da Roma, sono in corso manifestazioni e sit-in in cui la partecipazione trasversale e bipartisan.
Chi avr voglia di sostenere spiritualmente chi combatte per la propria libert con la non-violenza e contro una dittatura che dura da oramai troppo tempo, domani dovr indossare qualcosa di rosso, uno dei colori fondamentali per i Monaci Tibetani.
I'm so sorry, but my English is not good enough to translate my Italian blog in the appropriate way , so i will try to explain in a few words:
Starting today there will be many manifestations in protest of what is going on in Rangoon, one way you can show your support for this cause is to wear red tomorrow, September the 28th.
Colors have strong connections to many aspects of everyday life - aspects of nature, human emotions, even the days of the week.
The color red is auspicious in Tibetan culture. It is a sacred color, one of the colors of the five Buddhas and the color of the monk's garments. It is believed to have protective qualities and is therefore often used to paint sacred buildings.
So if you believe in a better world, please wear something red and share your energy.
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Peace.